Prima serata a Napoli e dintorni: il Vesuvio

Ciao.

Questa è la prima

di tre serate

dedicate ad una città

che amo molto

e

che considero

straordinaria:

Napoli

 

Palazzo Reale, dettaglio porta Teatro

 

Di seguito alcune immagini del Vesuvio,

in una mattina d'agosto

con nebbia...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi sono sempre chiesta come si potesse continuare ad abitare sotto il Vesuvio, sapendo che si tratta di un Vulcano che potrebbe ancora esplodere. Credo che bisognerebbe spostarsi, come viene suggerito da esperti e dall'Amministrazione Comunale, tuttavia, passeggiando sul vulcano in questa splendida atmosfera, con persone che sembravano appartenere ad altri tempi,  bambini che giocavano a costruire un piccolo vulcano sulla pancia del Vesuvio e gente di altri Stati che ammirava sbalordita e commentava la puzza di zolfo nell'aria...non so, mi riusciva difficile pensare ai suoi aspetti catastrofici e distruttivi. Pure, Pompei ed Ercolano, con le migliaia di persone morte, giacevano ai suoi piedi. Pure, per assurdo, dobbiamo all'eruzione del Vesuvio, che l'ha ricoperta di cenere e lapilli, la conservazione della citta di Pompei come l'abbiamo potuta riscoprire e ammirare...compreso a quanto pare i famoso rosso pompeiano, dovuto all'emissione di gas ad alta temperatura che, prima dell'eruzione avrebbe trasformato il giallo ocra dei palazzi e monumenti nel famigerato rosso. Una specie di trasmutazione alchemica dei colori, realizzata dalla natura. Contraddizioni terribili e affascinanti di questo Vulcano, che vale la pena di visitare, passeggiando, girandoci intorno, lasciandosi trasportare da pensieri e umori contrastanti.

 

A presto con Sorrento

e

 la mostra di Dalì