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venerdì 31 maggio 2013

"E in fretta mi strappo la cuffia, le bende claustrali, la sottana di saio, traggo fuori dal cassone la mia tunichetta color topazio, la corazza, gli schinieri, l'elmo, gli speroni, la sopravveste  pervinca. -Aspettami, Rambaldo, sono qui, io,
 Bradamante!"
da I.Calvino, Il cavaliere inesistente



Guerriera (G.Di Mezza)


Una serata con:
i quadri di Grazia Di Mezza




Sana'a, Yemen 

Un giorno, una giovane che era stata nello Yemen a fare degli scavi archeologici ha visto questo disegno e ha detto: "che bello. E'esattamente l'immagine di Sana'a che ho avuto quando l'ho vista per la prima volta". Grazia non è mai stata a Sana'a, pure deve averla già conosciuta dentro di sè per riuscire a suscitare tale vivida sensazione. Il punto è, come sosteneva G. Bachelard, che i grandi viaggiatori sono stati innanzitutto dei grandi sognatori e Grazia di Mezza si muove con i pastelli sulle facciate d'argilla, gli arabeschi, le cupole, i minareti di questa città, come se trascrivesse un luogo della propria anima. Mi piace seguire il tratto veloce e conciso delle matite in questa prospettiva affollata di palazzi e archi, finestre e pizzi...gli occhi inseguono la rapidità dell'artista mentre si muove agilmente verso l'alto: un argentato sfondo, dopo il caldo bronzo della città di Sana'a.



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Campagna inglese
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Dall'esterno all'interno. 

La Natura morta era ritenuta nel '500 una pittura di genere prevalentemente femminile, perchè non richiedeva nè che si uscisse dalle mura domestiche, nè che si studiassero figure umane (lo studio anatomico per il disegno era ritenuto sconveniente per le donne!). Ma, non fermatevi alla definizione accademica di natura morta come  rappresentazione di oggetti inanimati, con fini moraleggianti (vanitas, fugacità delle cose della vita) o scientifici (illustrazioni di frutti, fiori..): la cura nello scegliere alcuni oggetti o fiori  piuttosto che altri, l'uso  materico del colore, per rendere la corposità di un frutto sullo sfondo nero, la presenza di una stoffa, un pizzo, una bugia... dettagli dipinti ufficialmente solo per un valore estetico, furono un modo ricercato e gentile, tutto femminile, di rappresentare una profonda sensualità e...

 ...a pensarci bene: "la prima scena  di  seduzione pericolosa" nella storia dell'umanità, non aveva a che fare con un frutto e una donna?  







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Ispirazioni dal Giappone



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Picasso 

Grazia è anche fotografa e, negli ultimi anni, si sta dedicando principalmente a sperimentare questa ulteriore modalità di espressione. Ho scelto di mostrarvi per ultimo un quadro che mi sembra  presagire, con un po' di malinconia, l'abbandono, speriamo temporaneo, della tela. Osservate bene: il cerchio di contorno alla figura non ricorda forse l'obiettivo fotografico? e le trame di sfondo, non sono forse una evocazione degli sfondi e dei colori di alcune opere appena viste? gli arabeschi e il bronzo dei paesaggi orientali...e soprattutto, nel volto, non vedete anche voi un inizio di trasformazione della sensibilità dell' Artista verso altri, sconosciuti, orizzonti.




"Dal raccontare al passato, e dal presente che mi prendeva la mano nei tratti concitati, ecco, o futuro, sono salita in sella al tuo cavallo. Quali nuovi stendardi mi levi incontro, dai pennoni delle torri di città non ancora fondate? quali impreviste età dell'oro prepari...?"
(da I. Calvino, Il cavaliere inesistente)



Grazie alla nostra ospite e

ciao a tutti voi. 













4 commenti:

  1. grazie a Playlife per aver ospitato i miei lavori in questa libreria virtuale,e averli recensiti interpretando perfettamente il loro significato!!
    Grazia Di Mezza

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  2. Le opere sembrano offrire la possibilità di attraversare un ponte che collega il misterioso mondo sotterraneo con il mondo umano.
    Mi sono lasciata trasportare dalle forme, dai colori, dal tratto dell’Artista… E la ringrazio per avermi accompagnata in un emozionante viaggio. Mirella R.

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  3. Ma che bravaaaa!!! Complimenti!! :)

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