In una Libreria virtuale può accadere anche questo... che Gaston Bachelard, filosofo francese del 1800, si trovi a passeggiare una sera dalle nostre parti...
...entri in Playlife e sbirciando qua e là tra gli scaffali, si soffermi su una pagina scritta da una giovane che viene spesso a trovarci, Francesca Fiorillo...una "sognatrice dell'acqua", proprio come lui.
Si può, infatti, avere un animo più incline all'acqua che non al fuoco, alla terra o all'aria, come ben sapevano gli antichi filosofi e i medici.
Legge, Bachelard, le prime righe dello scritto di Francesca:
"TIC il rumore dell'attesa. TAC qualcuno sta passando
TIC non è qui per me. TAC arriverà anche per me"
Poi lo vediamo cercare tra i libri e tornare allo scritto con questa immagine:
Sala degli elementi, Palazzo Vecchio Firenze
Di che si tratta? E' un dipinto del Vasari sulla nascita dell'Universo attraverso l'opera di Chronos, il Tempo, che castra Urano, suo padre, simbolo del Cielo informe. Secondo il Mito, attraverso la falciata di Chronos il seme di Urano si spargerà nell'Universo, dando origine ai quattro elementi, acqua aria terra e fuoco. Il prezzo per la multiforme vita sarà però l'inserimento nel ciclo del Tempo e della morte, e ognuno dei quattro elementi ne serberà, profondamente, le tracce.
Sorride il filosofo e sembra dire "ben fatto" a questa giovane sognatrice dell'acqua che introduce proprio con lo scandire del tempo il suo scritto su Idra:
"TIC il rumore dell'attesa. TAC qualcuno sta passando
TIC non è qui per me. TAC arriverà anche per me".
Noi, stupefatti per questi profondi pensieri sull'acqua, ci apprestiamo a seguire il suggestivo incontro tra il filosofo dell'800 e una ragazza moderna, evidentemente seduti sulla stessa riva.
Buona serata a tutti!
Bachelard: "Sono nato in un paese di ruscelli e fiumi, in un angolo della Champagne collinosa, nel Vallage, chiamato così per il gran numero delle sue valli. Mi diletto ancora ad accompagnare il ruscello, a camminare lungo le rive nella giusta direzione, quella dell'acqua che scorre, dell'acqua che conduce la vita altrove..."
Francesca: "Sono nata in un paese situato in una valle, con torrenti fiumi e un lago...un paese di acque varie e solfuree...
Grassano, foto di L.Fiorillo
...ora invece le mie acque sono cambiate. Ora sono di fronte al mare."
Oceano Atlantico Foto di L. Fiorillo
B. -"Il mare...Avevo quasi trent'anni quando vidi per la prima volta l'oceano. Perciò parlerò male del mare, ne parlerò indirettamente, subendo l'influenza dei luoghi comuni scolastici relativi all'infinito...
ma per quanto riguarda la mia réverie, nelle acque io non trovo l'infinito, ma la profondità"
E ora lo scritto di Francesca, è sorprendente! ascoltate come appare la stessa inclinazione ad andare oltre l'infinita superficie, verso la profondità del mare...
"Ovunque guardasse la natura le offriva una visione omogenea e apparentemente affascinante. Tante possibilità quanti erano gli scintillii che si riflettevano sull'acqua...si sentiva sospesa nel mezzo del mare, nel mezzo del nulla, ma anche del tutto...l'infinito...
...poi, però, in un secondo le immagini venivano trasmesse al cervello, e in un secondo l'acqua non era più piatta. Si rivoltava, si agitava, si scomponeva per mostrarle tutto ciò che nascondeva nel suo ventre profondo."
Oceano Atlantico Foto di L. Fiorillo
B.- "I poeti e i sognatori sono spesso più sedotti dai giochi superficiali dell'acqua...di fronte ad un vero poeta dell'acqua il lettore comprenderà che idra è un tipo di destino, non solo il vano destino delle immagini fuggevoli, ma un destino essenziale che trasforma incessantemente la sostanza dell'essere...
L'essere che si vota all'acqua è un essere preso nella vertigine."
Il filosofo legge a bassa voce il seguente passo di Francesca, quasi a ribadire il proprio pensiero, e ci sembra uno scambio così commovente, la saggezza dell' anziano uomo e la trepidazione della giovane di fronte alla vertiginosa natura dell'acqua:
"Come restare in equilibrio? lei non lo sapeva. Guardava indietro e le onde erano confuse, arrabbiate, come una folla si dibattevano nella speranza di trovare un'armonia, un movimento adatto. Allora lei si voltava, guardava dritto davanti a sé, ma la luce dell'orizzonte era troppo forte e rendeva invisibili i confini...si sentiva fuori del tempo e dello spazio. Sospesa. Incapace di fermarsi, di ancorarsi al suo porto, peggio...di trovare il suo porto. Non pensava sarebbe stato così difficile."
Foto di L. Fiorillo
Prima di andar via Bachelard mi chiede una immagine di Mont Saint Michel, una delle meraviglie dell'Occidente, Isolotto di roccia e ardesia, avvolto incessantemente dal flusso dalle maree.
Eccola. Gliela porgo.
Mont Saint Michel- Normandia
...la ripone nello scritto di Francesca e lascia una nota:
"L'acqua si lascia valorizzare in due sensi: nel senso dell'approfondimento e nel senso dello slancio. Nel senso dell'approfondimento appare un mistero insondabile. Nel senso dello slancio appare come una forza inesauribile, un miracolo."
Lo seguiamo andar via, emozionati, e ci avviciniamo alla poltrona dove era seduto. Qui troviamo lo scritto di Francesca, che conclude così:
"TIC il rumore dell'attesa. TAC qualcosa sta cambiando"
Da parte nostra, alla giovane sognatrice d'acqua, aggiungiamo...
...qualcuno, passando, si è fermato per te!"
Complimenti.
mi piace questo incontro tra sognatori dell'acqua!
RispondiEliminaUn mix magistrale fra passato e futuro,
belle le parole di Francesca,che smuovono il nostro "mare dentro" e ci fanno entrare in questa dimensione senza tempo.
Grazie...anche "Il mare dentro" poteva essere un bel titolo per il Post di Francesca.
EliminaGrazie mille...sono senza parole...
RispondiEliminaMi piace
RispondiEliminagrazie
Eliminamolto bello questo post!!
RispondiEliminainteressante questo incontro virtuale!!
Complimenti Francy per il tuo modo di scrivere mi piace molto, continua così!!
grazie Sabry <3
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminagrazie sabrina, i tuoi apprezzamenti sono sempre molto graditi. A presto...in Playlife!
EliminaLa profondità' della scrittura di Francesca come quella dell'oceano. Leggere questo post e' stato un viaggio affascinante
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, molto gradito
EliminaLucio mi ha chiesto cosa ne penso. Lo ringrazio dell'invito.
RispondiEliminaPenso che siamo diventati troppo grandi e troppo presto, almeno io... ed abbiamo,ed ho, dimenticato di quando scrivevo delle sensazioni suggerite dai sussurri di un mare. Mi è piaciuto ascoltare queste sensazioni trasmesse da Francesca, per ricordare la grandezza della vita, di una vita di dentro, mortificata e distratta ora da affanni quotidiani nell'attesa di qualche cosa... che forse è solo la fine di un altro giorno. Giovani Mal
Caro Giovanni, grazie da parte di Francesca, il cui scritto ho pubblicato volentieri perchè davvero ci ha saputo riportare a contatto con il nostro "mare dentro". Sono contenta che Lucio ti abbia dato il link del blog. Ciao, Mena
RispondiEliminaMolto molto molto bello!
RispondiEliminaDaniela
grazie grazie grazie Daniela!
EliminaE' un incontro speciale. Ti cattura, trascinandoti verso il Bello. Il lettore, dal canto suo, accetta di buon grado la sospensione dell'incredulità. Può così avventurarsi in un viaggio meraviglioso. Complimenti.
RispondiEliminaDaniela Riccardi
grazie. La sospensione dell'incredulità è la capacità di meravigliarsi...solo a questa condizione un viaggio può essere "meraviglioso". Complimenti, dunque, anche a te.
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